OncoDermatologia: Dermatologia Oncologica
L'inibitore BRAF e l'inibitore BRAF/MEK sono stati approvati per il trattamento del melanoma con mutazioen nel gene BRAF.
Il carcinoma cutaneo a cellule squamose ( cuSCC ) è un evento avverso associato a questi farmaci.
I ricercatori hanno eseguito una meta-analisi per determinare l'incidenza complessiva e il rischio relativo di carcinoma cutaneo a cellule squamose nei pazienti oncologici trattati con questi farmaci.
L'analisi ha riguardato 7.442 pazienti provenienti da 24 studi primari.
L'incidenza di carcinoma cutaneo a cellule squamose di tutti i gradi e di grado elevato in pazienti oncologici trattati con inibitore di BRAF è stata del 12.5% ( intervallo di confidenza, IC 95%: 10.8-14.6% ) e 11.6% ( IC 95%: 9.8-13.8% ), mentre con gli inibitori BRAF/MEK era di 3.0% ( IC 95%: 2.0-4.5% ) e 2.8% ( IC 95%: 1.9-4.0% ), rispettivamente.
Nell'analisi di sottogruppi e nella meta-regressione, l'incidenza del carcinoma cutaneo a cellule squamose non è variata in base al tipo di tumore, al disegno dello studio e al farmaco specifico utilizzato.
L'uso di un inibitore BRAF a singolo agente ha aumentato significativamente il rischio di sviluppare tumore cutaneo a cellule squamose in confronto agli inibitori di BRAF e di MEK per qualsiasi grado ( RR=4.72, IC 95%: 2.42-9.20 ) e per alto grado ( RR=4.92, IC 95%: 2.64-9.16 ) in pazienti oncologici.
In conclusione, gli inibitori di BRAF aumentano in modo significativo il rischio di sviluppare carcinoma cutaneo a cellule squamose, rispetto ai doppi inibitori di BRAF e MEK nei pazienti affetti da tumore.
I medici dovrebbero essere consapevoli dei rischi del carcinoma cutaneo a cellule squamose con la somministrazione di questi farmaci in pazienti oncologici. ( Xagena )
Peng L et al, Oncotarget 2017; 8: 83280-83291
Xagena_OncoDermatologia_2017